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CAFFE’: ORIGINI, CURIOSITA’ E BENEFICI

Mar 15, 2024

Le origini del caffè sono avvolte da leggende e misteri.

L’inizio della storia del caffè risale molto probabilmente al Medioevo, attorno al X secolo o più presumibilmente al XV secolo. L’albero di Coffea, la specie nativa non domesticata, è originario dell’antica provincia di Kefa (da cui trae il nome) situata nel Sudovest dell’Etiopia.

Oggi il caffè è la bevanda più bevuta e ricercata al mondo, e la scienza ne conferma gli effetti benefici.

Le risposte degli studi effettuati sono che il consumo moderato di caffè potrebbe abbassare il rischio di contrarre alcune malattie, anche solo percepire l’aroma del caffè può trasmetterci un effetto rilassante, quindi possiamo dire con certezza che il caffè allevia lo stress.  

Il caffè come lo conosciamo, è composto per il 95% da acqua. Il restante 5% presenta svariate sostanze: Vitamina B3, potassio, fosforo, fibre solubili e vari antiossidanti e tenendo conto della varietà del caffè, la caffeina presente è al 2-3% nella qualità robusta e intorno al 1-2% nell’arabica.

La tostatura del caffè è una fase molto importante, questa garantisce lo sviluppo degli acidi clorogenici, che hanno il compito di contrastare i radicali liberi evitando quindi, malattie come l’Alzheimer. Al prolungarsi della tostatura andranno a ridursi notevolmente, motivo per cui un caffè più tostato risulterà meno acerbo e aspro.

Si afferma che la caffeina ha effettivamente proprietà farmacologiche, di fatti anche alcuni farmaci contengono caffeina; mentre riduce il senso di stanchezza, la reattività e la vigilanza aumentano e si possono vedere gli effetti stimolanti anche dopo solo 30 minuti dall’assunzione, rimanendo in circolo per 2-5 ore. C’è sempre un però: in dosi elevate può dare agitazione, ansia, irritabilità ed insonnia e interrompere l’assunzione di caffeina nei soggetti che ne fanno uso regolarmente, può generare astinenza, dando problemi legati alla sonnolenza e alla stanchezza fisica.

Negli anni ’80 si pensava che la caffeina influisse sull’aumento del colesterolo, ma si scoprì che questo era legato al modo in cui era preparato, infatti gli studi condotti in America e in Europa non confermavano ciò; durante la bollitura del caffè, il cafestolo e il cafeolo, vengono rilasciati, mentre con la moka o con l’espresso queste due sostanze sono inesistenti.

Il decaffeinato, al contrario di quello che si pensa, non è privo di caffeina ma rimane una piccola traccia anche dopo il processo atto per eliminarla. In seguito la parte estratta sarà usata per farmaci e bevande gassate come la Coca Cola.

La caffeina può aumentare la pressione per chi ne soffre ma solo nel caso si assumessero 3-4 caffè di seguito, invece, fino a 5 caffè al giorno non corriamo nessun rischio e l’eventualità di sviluppare il diabete di tipo 2 è bassa, sempre grazie alle molte sostanze contenute, come l’acido clorogenico che riesce a regolare l’insulina e il glucosio.

Gli effetti benefici del caffè valgono anche per il fegato, alcuni studi del 2021 dimostrano che è in grado di ridurre il rischio di cirrosi epatica. L’influenza del fumo può incrementare l’insorgenza di alcune patologie come cancro alla vescica.

La caffeina però potrebbe portare, ad alcune persone, alcuni disturbi:

  • acidità di stomaco poiché stimola la secrezione gastrica, infatti se soffre di gastrite se ne sconsiglia l’assunzione;
  • mal di testa per chi ne soffre in modo ricorrente;
  • perdita di sonno.

Un’accortezza è di non berlo troppo caldo, poiché una temperatura superiore ai 65% è considerata nociva per la salute.

Immagine di jcomp su Freepik