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GIOVANI: ALL’ESTERO CON L’ERASMUS

Ott 13, 2022

Il 15 giugno del 1987 una pedagogista italiana Sofia Corradi ha ideato e costruito il programma Erasmus.

Erasmus è l’acronimo di “European Community Action Scheme for the Mobility of University Students”.

Il progetto Erasmus è considerato uno degli strumenti più efficaci per imparare a convivere con culture diverse ed è la prima occasione per vivere all’estero in modo indipendente.

Questo periodo di studio all’estero viene sovvenzionato dall’Unione Europea con una borsa di studio. Per poter partecipare al progetto occorre possedere requisiti precisi.

Per prima cosa è necessario essere studenti universitari che frequentano un corso di laurea triennale, magistrale o essere iscritti ad un dottorato di ricerca. Essendo i posti limitati, viene data priorità, nella selezione, agli studenti con una media alta e con un buon numero di esami sostenuti.

Una volta che si viene selezionati, allo studente viene garantita una borsa di studio, il cui valore varia a seconda del paese di destinazione prescelto.

Il progetto Erasmus può durare da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 12 mesi.

L’idea è quella di migliorare la capacità di comunicazione, la conoscenza di lingue straniere e le competenze interculturali.

A causa della crisi sanitaria dovuta alla pandemia, il progetto Erasmus ha subito pesanti sconvolgimenti e per ovviare alle conseguenze economiche e, dobbiamo dire, anche psicologiche, la maggior parte dei paesi ospitanti ha approvato una mobilità di studio misto che consente di frequentare sia a distanza che in presenza.

Il progetto Erasmus è comunque una valida opportunità per tutti i giovani che vogliono provare a fare una prima esperienza di vita all’estero, per conoscere le diverse culture e sentirsi cittadini del mondo almeno per una volta.