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LE BUONE PRATICHE SOCIALI

Ott 3, 2022

Le buone pratiche sociali rappresentano azioni, comportamenti, progetti, orientati al miglioramento della qualità della vita della comunità e alla cura dei beni comuni che vedono protagonisti i cittadini, con il coinvolgimento, in alcuni casi, delle istituzioni locali, del terzo settore e delle imprese.

Tali pratiche, rispondono ad alcune esigenze sociali:

  • l’esigenza di cura, manutenzione dei beni pubblici e delle zone di verde, la necessità di superare alcune fratture sociali fra etnie, cultura e classi di età;
  • la volontà di migliorare il rapporto fra cittadini e istituzioni.

Di seguito evidenziamo quelle che sono le motivazioni sostanziali che portano alle buone pratiche sociali:

  • la volontà di mettere in pratica determinati valori etici, sociali, culturali e spirituali;
  • l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, attraverso comportamenti orientati verso una sostenibilità sociale, economica ed ambientale;
  • il piacere di avere un riconoscimento sociale del proprio lavoro volontario.

A livello di impatto sociale, i protagonisti e gli attori sociali coinvolti, con le loro testimonianze dirette, hanno evidenziato i risultati delle buone pratiche sociali tipo:

  • minore degrado, maggiore civiltà, contrasto al consumismo, realizzazione di una forte coesione tra tutti i cittadini direttamente coinvolti, migliorando la qualità di vita di ognuno.

I giovani sono i veri protagonisti. Le loro esperienze rivelano processi innovativi e una migliore partecipazione civica dove i bisogni o i problemi quotidiani diventano ottime opportunità per migliorarsi.

Che si facciano quindi delle buone pratiche sociali per approfondire e condividere percorsi di confronto e coinvolgimento fra associazioni imprenditoriali, terzo settore, enti locali, istituzioni formative, affinché vengano individuati gli ambiti per collaborare alla costruzione di esperienze di co-progettazione con al centro i giovani.