Il freddo comincia a farsi sentire e si inizia a pensare all’accensione dei riscaldamenti, ci sono però regole e date da rispettare.
Ecco un riepilogo aggiornato sulle regole per l’accensione dei riscaldamenti per l’inverno 2025–2026, secondo il DPR 74/2013, tornato in vigore dopo le restrizioni degli anni passati.
Date di accensione dei riscaldamenti
L’Italia è suddivisa in sei zone climatiche (F-A))
La zona climatica F è la più rigida e comprende zone tipicamente montuose, ad esempio le province di Trento e Belluno.
La zona E comprende le regioni del Nord Italia, ad esempio la Lombardia, il Piemonte, aree interne come alcune province dell’Abruzzo.

Nella zona D sono comprese aree con temperatura media, generalmente si tratta delle zone costiere e del Centro Italia. Come le province di Genova, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Isernia, Matera, Caltanissetta, Nuoro, Teramo e Vibo Valentia.
Le zone interne del Sud Italia sono generalmente comprese nella fascia C, dove possiamo trovare Caserta, Latina, Napoli, Salerno, Bari, Lecce.
Nella Fascia B sono ricomprese zone abbastanza calde, ad esempio vi rientrano Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento.
La Fascia A, infine, comprende isole come Lampedusa, si tratta delle zone più calde.
Ogni zona ha un calendario specifico:
| Zona climatica | Periodo di accensione | Ore massime giornaliere |
| A | 1° dicembre – 15 marzo | 6 ore |
| B | 1° dicembre – 31 marzo | 8 ore |
| C | 15 novembre – 31 marzo | 10 ore |
| D | 1° novembre – 15 aprile | 12 ore |
| E | 15 ottobre – 15 aprile | 14 ore |
| F | Nessuna limitazione | Nessuna limitazione |
Roma, ad esempio, si trova in zona C, quindi i termosifoni si possono accendere dal 15 novembre 2025 al 31 marzo 2026, per un massimo di 10 ore al giorno.
Temperature massime consentite
- Abitazioni, uffici, scuole: massimo 20°C, con una tolleranza di ±2°C.
- Edifici industriali e artigianali: massimo 18°C, con tolleranza di ±2°C.
Eccezioni
Alcuni edifici possono derogare alle regole:
- Ospedali, case di cura, scuole materne, piscine, saune
- Ambasciate e sedi diplomatiche
- Industrie con esigenze tecnologiche particolari
In caso di temperature eccezionalmente basse, i Comuni possono autorizzare deroghe con ordinanze speciali. È comunque opportuno verificare sul sito istituzionale dei vari Comuni e tramite l’amministratore di condominio.
