Sono sempre di più le cosiddette “auto cannibalizzate”. Ma di cosa stiamo parlando? Semplicemente di automobili private di gran parte della componentistica: ruote, cerchioni, fanali, marmitte, addirittura sportelli e chi più ne ha più ne metta.
Se negli anni 80-90, si estraeva l’autoradio dalla macchina e la si portava con sé per evitarne il furto, adesso è praticamente impossibile staccare la marmitta, o qualche altra componente dell’auto e portarsela dietro.
Lasciare la propria autovettura parcheggiata per le strade, soprattutto se ibrida, potrebbe essere rischioso non tanto per il furto dell’auto in sé ma delle sue componenti, sia interne che esterne.
Per quanto riguarda le marmitte, cosa le rende tanto appetitose per i ladri? Ebbene, sono i materiali che le compongono ad essere preziosi. Si tratta di metalli come il palladio, il platino e il rodio, le cui quotazioni in questi mesi sono aumentate di molto.
Il giro di affari che ne consegue non è poca cosa, considerando anche che i pezzi di ricambio di un’automobile sono sempre più cari, scarseggiano e tardano ad arrivare alle officine dove si porta a riparare il veicolo. La domanda in alcune nazioni è altissima ed ha conseguentemente generato il solito meccanismo illegale.
Pandemia, crisi economica, guerra in Ucraina e i materiali introvabili che compongono alcune parti delle nostre automobili stanno generando un mercato nero di pezzi di ricambio che è sempre più diffuso.