L’Italia si trova in una posizione assai bassa nella classifica europea per quanto riguarda l’equilibrio tra vita privata e lavoro.
Secondo “Remote”, una piattaforma che studia il capitale umano su scala globale, il nostro Paese occupa addirittura il quart’ultimo posto.
In questo studio, vengono considerati vari fattori come: il salario minimo, l’assistenza sanitaria, il congedo maternità, le ferie annuali legali, la retribuzione per malattia, l’orario medio di lavoro e l’inclusività e per finire i livelli generali di felicità.
In questo contesto, anche la denatalità del paese ne subisce le conseguenze in quanto l’assenza del salario minimo, pochi giorni di ferie e una retribuzione in malattia non adeguata incidono negativamente sulla decisione delle coppie di avere figli.
Chi raggiunge il primo posto della classifica è il Lussemburgo con un punteggio di 85,26 su 100 e a seguire Spagna e Francia che si attestano al secondo e terzo posto.
Le conseguenze della mancanza di equilibrio tra vita e lavoro in Italia sono molteplici e possono avere impatti significativi sia a livello individuale che collettivo:
Stress e burnout: l’orario di lavoro prolungato e la pressione per soddisfare le esigenze lavorative possono portare a stress e burnout (sensazione di completo esaurimento delle proprie energie fisiche e mentali) cronico influenzando negativamente la salute mentale dei lavoratori.
Problemi di salute fisica: la mancanza di tempo per l’attività fisica e il riposo adeguato può causare problemi di salute come malattie cardiovascolari, disturbi del sonno e obesità.
Impatto sulla vita familiare: gli impegni lavorativi eccessivi possono ridurre il tempo disponibile per la famiglia, influenzando la qualità delle relazioni e il benessere dei bambini.
Difficoltà nella cura dei figli: i genitori possono trovarsi in difficoltà a bilanciare il lavoro con le responsabilità familiari, come la cura dei figli e degli anziani.
Riduzione della produttività: paradossalmente lavorare troppo ore può portare a una diminuzione della produttività a causa della stanchezza e della mancanza di motivazione.
Impatto economico: la mancanza di equilibrio può portare a un aumento dell’assenteismo a una maggiore rotazione del personale e a costi sanitari più elevati per le aziende.
Questi effetti dimostrano quanto sia importante per un paese promuovere politiche che favoriscano un buon equilibrio vita-lavoro, per il benessere dei cittadini e per l ‘efficienza economica complessiva.