In media, per ogni persona sul globo, ogni settimana viene prodotta una massa antropogenica pari a più del suo peso corporeo.
La massa antropogenica, che include tutti gli oggetti creati dall’uomo come edifici, strade e dispositivi elettronici, ha raggiunto circa 1,1 teratonnellate (1.100 miliardi di tonnellate) nel 2020. Questo valore è superiore alla biomassa, che comprende tutti gli organismi viventi, vegetali e animali, presenti sulla Terra e che pesa anch’essa circa 1,1 teratonnellate.
Gli scienziati hanno suddiviso le cose prodotte dall’uomo in sei categorie principali: il cemento, gli aggregati, i mattoni, l’asfalto, i metalli e “altri”, nella quale confluiscono il legno, la carta, la plastica, il vetro e tutti gli altri materiali utilizzati nella produzione di oggetti e infrastrutture.
Questo sorpasso evidenzia l’enorme impatto dell’attività umana sul pianeta, con la massa antropogenica che continua a crescere rapidamente mentre la biomassa rimane relativamente stabile. La popolazione umana continua a crescere, consumando sempre più risorse e alterando lo stesso ambiente su cui facciamo affidamento.
Se la massa prodotta dall’umanità continuerà ad aumentare a questo ritmo potrebbe arrivare a triplicare la biomassa “asciutta” della Terra (quella stimata, cioè, senza considerare il peso dell’acqua) entro il 2040. Già oggi, edifici e altre infrastrutture costruite dall’uomo pesano più di tutti gli alberi e i cespugli, e la massa della plastica è il doppio di quella di tutti gli animali terrestri e acquatici.
La continua produzione di manufatti ha un impatto inevitabile sugli ecosistemi, a causa delle emissioni di gas serra e del consumo di suolo. Man mano che si impoveriscono, gli ecosistemi non sono più in grado di svolgere le loro funzioni, comprese quelle utili all’essere umano.
La questione è un tema di grande rilevanza ambientale e scientifica. la massa dei materiali prodotti dall’uomo ha superato quella di tutti gli esseri viventi sulla Terra. Nel 1900, la massa antropica rappresentava solo il 3% della biomassa totale. In un arco di tempo di 120 anni, questa percentuale è aumentata drasticamente. La produzione umana annuale di materiali supera i 30 miliardi di tonnellate.
Questo cambiamento ha implicazioni significative per l’ambiente e la sostenibilità, poiché indica un crescente impatto delle attività umane sulla Terra. È fondamentale riflettere su come possiamo ridurre la nostra impronta ecologica e promuovere pratiche più sostenibili.