In una società in continua evoluzione uno dei settori che dovrebbe maggiormente esser preso in considerazione è il settore scolastico, un ambiente che nel corso degli anni ha subito mutazioni e cambiamenti a dir poco radicali che vanno ben oltre il cambio generazionale.
Oggi la scuola appare in una nuova veste e purtroppo sembra aver perso di vista il suo obiettivo primario di formazione e di crescita.
E’ ormai evidente che le società moderne sono caratterizzate da un’accelerazione continua al cambiamento; la scuola, dunque, cosa può fare per restare al passo con i tempi?
La risposta potrebbe sembrare semplice, ma allo stesso tempo può risultare concretamente un’ardua impresa.
Lim, tablet, supporti tecnologici e contenuti virtuali sembrerebbero essere un valido aiuto, ma potenzialmente dov’è finita la vera arte dell’insegnamento?
Dov’è finito l’amore per il sapere che da sempre grandi pensatori, scrittori e poeti decantano?
Qual è il miglior modo di fare scuola oggigiorno?
Tante domande, poche risposte, molteplici dubbi…
Si, l’intero sistema scolastico italiano è in chiara sofferenza e troppi sono i problemi irrisolti che attanagliano l’intero mondo dell’istruzione.
In primis, appare noto il complicato rapporto di interazione scuola-famiglia.
Una sorta di guerra fredda per discolparsi dei disagi notevolmente in aumento degli alunni di ogni età.
Genitori che prepotentemente si impongono, con voci in capitolo che scavalcano ruoli e istituzioni.
Insegnanti che a loro volta affermano che i genitori di oggi sono disattenti, menefreghisti e saccenti.
Tutti, quindi, che parlano di colpe e nessuno che si interessa ai bisogni concreti degli alunni.
Ma quale altro panorama troviamo nelle aule delle nostre scuole?
Un esercito di insegnanti precari, mancanza di cattedre e ruoli, contratti a tempo determinato, messe a disposizione che lasciano il tempo che trovano.
Ancora abbiamo continui ostacoli burocratici, direttive ministeriali interpretate scorrettamente e poi tagli…. Tagli al personale, tagli dei fondi, mancanza di materie prime e di risorse economiche.
Classi con un elevato numero di alunni ed un aumento considerevole di bambini con disabilità e difficoltà. In una vera e propria baraonda in cui regna la totale confusione, si fa davvero impellente la necessità di trovare una soluzione. Oggi, la scuola, non è più il luogo del solo sapere teorico, ma c’è necessità di creare un ambiente che accolga e prepari, dia fiducia ed incoraggi gli alunni ad affrontare la vita in tutte le sue variabili.
Il semplice nozionismo non addestra le menti e quindi la scuola per stare al passo coi tempi deve fare da ambiente mediatore tra i giovani e il luogo in cui essi vivono ed assicurare le basi e le abilità per adattarsi ad ogni circostanza