Dopo l’annunciata scadenza al 23 aprile, il sistema pubblico di identità digitale – Spid – resta ancora. Due anni di proroga con un contributo di 40 milioni di euro.
Il provvedimento è stato incluso nel decreto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR – in discussione alla Commissione Bilancio al Senato, per assicurare ai gestori gli adeguamenti tecnologici richiesti.
Lo SPID dovrebbe quindi essere operativo a tutto il 2024 questo per garantire la continuità del servizio ai circa 34 milioni di utilizzatori.
L’obiettivo del governo è arrivare alla creazione di un’unica identità digitale gestita dallo Stato tramite la CIE – la nuova carta d’identità elettronica – ma la procedura richiede tempo, così per permettere ai cittadini informatizzati l’accesso alle piattaforme digitali delle pubbliche amministrazioni, è stato deciso di prorogare di due anni la durata dello Spid.