Mia – acronimo di Misura di inclusione attiva. Questo è il nome della proposta di sostegno che andrà a sostituire l’RDC – Reddito di Cittadinanza – ormai prossimo al capolinea.
Oltre al nome cambiano le regole: il Governo sta restaurando il Reddito di Cittadinanza, cercando di risparmiare circa 2 miliardi di euro l’anno, erogando il contributo in misura ridotta e con dei criteri che si differenziano dall’uscente misura di sostegno.
La MIA si prevede entri in vigore già dall’anno in corso, il Consiglio dei Ministri dovrà approvare la proposta e sottoporla alle camere.
Gli importi rispetto all’attuale Reddito di Cittadinanza saranno ridotti e i beneficiari saranno suddivisi in due platee, con quote a scalare:
- Un importo base di 500 euro ai non occupabili: ossia famiglie con figli minori, disabili, o con individui Over 60;
- Un tetto massimo di 375 euro agli occupabili: ossia persone single, oppure famiglie senza figli e persone Over 60.
I minorenni a partire dai 16 anni e i maggiorenni che non stanno intraprendendo un percorso di studi, saranno coinvolti in percorsi di formazione lavoro e partecipazione attiva. L’obbligo è escluso per gli over 60 e per i disabili.
Per i richiedenti, l’Isee non dovrà essere superiore a 7.200 euro.
Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza potrà essere chiesto fino al 31 agosto 2023 e comunque potrà essere erogato al massimo solo fino a fine anno.