Sì, anche per i lavoratori stagionali è prevista l’indennità di disoccupazione.
L’estate sta per finire e alcune categorie di lavoratori cesseranno il loro impiego per chiusura dell’attività stagionale.
I lavori stagionali sono quelli che si svolgono in un determinato periodo dell’anno, in genere in estate o in inverno, per soddisfare una maggiore domanda di servizi o prodotti. Alcuni esempi di lavori stagionali in Italia sono:
- Raccolta della frutta e degli ortaggi: lavoro nei campi per raccogliere i prodotti della terra;
- Lavori in alberghi e ristoranti con mansioni di receptionist, cameriere, cuoco, barista, etc.
- Animatore turistico: chi intrattiene e organizza attività di ricreazione in hotel, villaggi e campeggi;
- Istruttore di sport: come sci, surf, equitazione, etc.;
- Corriere o rappresentante di compagnie di viaggi, ossia chi trasporta o accompagna i turisti nelle destinazioni vacanziere.
Per chi quindi, è impiegato a lavorare solo in alcuni periodi dell’anno è comunque possibile chiedere la disoccupazione, a patto di avere alcuni requisiti. Si tratta della NASPI stagionale che è una forma di indennità di disoccupazione per chi ha perso il lavoro involontariamente, dopo un contratto appunto stagionale.
Per richiedere la NASpI stagionale occorre:
- Essere rimasto in totale stato di disoccupazione:
- Aver maturato almeno 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti il contratto stagionale:
- Aver maturato almeno 30 giornate di lavoro nei 12 mesi precedenti la cessazione del contratto;
- Non aver già usufruito della NASpI;
- Essere cittadino italiano oppure essere in possesso di regolare permesso di soggiorno di lunga durata.
La NASpI spetta a decorrere dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda e, in ogni caso, non prima dell’ottavo giorno dalla cessazione del rapporto di lavoro.
La domanda va presentata all’INPS entro 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. L’importo e la durata della NASpI stagionale dipendono dai contributi versati e dalle giornate lavorate. Puoi trovare maggiori informazioni sul sito dell’INPS o rivolgendoti al tuo patronato di fiducia.