Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel discorso di fine anno, ha sottolineato l’importanza dell’educazione continua alla pace e ha invitato tutti i cittadini a impegnarsi per la costruzione di una società più giusta e solidale.
“Ogni guerra genera odio che durerà, moltiplicato, per molto”, ha affermato il capo dello Stato. Per questo “è indispensabile fare spazio alla cultura della pace. Non è buonismo ma realismo”.
Educare alla pace è un tema molto importante e complesso. Le scuole devono avere questa priorità, educare i bambini alla pace, al rispetto, alla tolleranza, alla non violenza.
Educare alla pace i bambini richiede conoscenze, abilità, atteggiamenti e azioni che promuovono una cultura pacifica e non violenta. Inoltre, è necessario coltivare la quotidianità nel dare il buon esempio.
Tolleranza e rispetto alla base di rapporti pacifici fra i popoli e all’interno delle società.
La tolleranza è la capacità di accettare e sopportare comportamenti o opinioni diverse dalle proprie e implica il riconoscimento e il rispetto della diversità, anche se non si è d’accordo con essa.
Il rispetto, invece, implica il trattamento degli altri con gentilezza, empatia e dignità, indipendentemente dalle loro differenze. Mentre tolleranza e rispetto condividono alcune somiglianze, non sono intercambiabili. La tolleranza riguarda l’accettazione e il riconoscimento delle differenze, mentre il rispetto riguarda il trattamento degli altri con gentilezza e dignità.