Nonostante i contagi da Covid-19 siano in risalita, si tira dritto con la fine delle restrizioni e le conseguenti riaperture. Una situazione che ci fa sentire comunque in un limbo: un po’ contenti per la luce in fondo al tunnel, ma anche un po’ disorientati visto l’aumento delle infezioni di questi giorni.
Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, durante una conferenza stampa in Moldavia, ha dichiarato che “ Dovremo convivere con Covid-19 per un certo tempo, ma questo non significa che non possiamo uscire dalla pandemia”.
Secondo il direttore Kluge “Abbiamo la possibilità di uscire dalla pandemia se i Paesi fanno 4 cose: prima di tutto se proteggono i vulnerabili, gli anziani e le persone con malattie; in secondo luogo tutti i Paesi devono rafforzare i loro sistemi di sorveglianza e sequenziamento per poter velocemente intercettare varianti o anche nuovi virus; terzo punto è che i Paesi devono avere accesso ai nuovi antivirali”, perché “se diamo i nuovi antivirali alle persone con sintomi prima possibile riduciamo drasticamente gravità” della malattia, “ricoveri e morte; infine il quarto punto è occuparsi del carico del post Covid o Long Covid, perché il 15% dei pazienti che hanno avuto la malattia hanno ancora sintomi 12 settimane più tardi”, e del carico generato da tutto quello che è saltato durante la pandemia, “interventi chirurgici, screening oncologici rimandati”.
Cautela e vigilanza sono il binomio per convivere con il Covid-19, con la speranza unanime di liberarcene presto.
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