L’antibioticoresistenza è un fenomeno preoccupante che si verifica quando i batteri sviluppano la capacità di resistere agli effetti degli antibiotici, rendendo i trattamenti standard meno efficaci e aumentando il rischio di diffusione di infezioni.
Questa resistenza può essere naturale o acquisita, e si sviluppa quando i batteri mutano o acquisiscono geni specifici che li rendono insensibili all’azione degli antibiotici.
L’uso eccessivo e spesso inappropriato di antibiotici in medicina umana e veterinaria, così come in agricoltura, ha accelerato questo processo. Le infezioni causate da batteri resistenti possono portare a un aumento della morbilità e della mortalità, prolungare i ricoveri ospedalieri e aumentare i costi sanitari.
Organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno riconosciuto l’antibioticoresistenza come una delle maggiori minacce per la salute globale, sottolineando la necessità di azioni coordinate per combattere questo fenomeno.
Le principali cause dell’antibioticoresistenza includono l’uso eccessivo e inappropriato degli antibiotici, sia in ambito umano che veterinario. Questo uso improprio si verifica quando gli antibiotici sono prescritti per infezioni virali, contro le quali sono inefficaci, o quando vengono utilizzati senza necessità reale. Inoltre, la mancata aderenza alle prescrizioni, come l’interruzione prematura del trattamento antibiotico, può contribuire alla resistenza, poiché permette ai batteri di sopravvivere e adattarsi, diventando resistenti.
La scarsa igiene e il controllo inadeguato delle infezioni in ambienti sanitari possono anche favorire la diffusione di batteri resistenti. Un altro fattore è la mancanza di nuovi antibiotici a causa del lungo processo di sviluppo e approvazione, che non tiene il passo con la rapida evoluzione della resistenza batterica. La resistenza può anche diffondersi attraverso il trasferimento genetico tra batteri, aumentando così la diffusione di ceppi resistenti.
Per prevenire la resistenza agli antibiotici, è essenziale adottare un approccio multidisciplinare che coinvolga sia i professionisti della salute che i pazienti. Innanzitutto, è fondamentale limitare l’uso degli antibiotici ai casi in cui sono strettamente necessari. I medici dovrebbero prescrivere antibiotici solo quando sono sicuri che l’infezione sia batterica e che il trattamento sia indispensabile. I pazienti, dal canto loro, devono seguire scrupolosamente le indicazioni del medico, completando l’intero ciclo di cura anche se si sentono meglio e non interrompendo il trattamento prematuramente.