Cosa succede in Italia e come gli altri Paesi stanno affrontando il problema.
In Italia, la violenza nella sanità è inquietante. Un problema crescente che purtroppo riguarda in particolar modo le donne.
Gli episodi di violenza, fisica o psicologica a danno delle donne negli ultimi tre anni sono aumentati del 40% e avvengono principalmente nei pronto soccorso, durante gli interventi del 118 e nei reparti di psichiatria.
Ma ci sono diversi paesi che hanno implementato misure efficaci per ridurre la violenza contro le donne nel sistema sanitario.
- Svezia: nota per le sue politiche avanzate in materia di uguaglianza di genere e protezione delle donne, ha implementato programmi di formazione per il personale sanitario su come riconoscere e gestire i casi di violenza.
- Canada: ha adottato un approccio integrato per affrontare la violenza contro le donne, che include la formazione del personale sanitario, la creazione di ambienti sicuri e il supporto psicologico delle vittime. Il governo canadese ha inoltre finanziato numerosi programmi di prevenzione e sensibilizzazione.
- Australia: ha sviluppato linee guida nazionali per la gestione della violenza contro le donne nel settore sanitario. Queste linee guida includono protocolli per la segnalazione degli episodi di violenza e la formazione del personale sanitario. Ha inoltre istituito centri di crisi per le vittime di violenza.
- Regno Unito: ha implementato politiche di tolleranza zero verso la violenza nei luoghi di lavoro, inclusi gli ospedali. Il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) ha sviluppato programmi di formazione per il personale e ha creato unità specializzate per supportare le vittime di violenza.
Formazione e assistenza sono necessarie per aiutare le donne ad affrontare violenze sul posto di lavoro.