Le pietre d’inciampo: una iniziativa che vuole commemorare tutti quegli innocenti che sono stati strappati dalle loro famiglie, dalle loro case e dalle loro occupazioni quotidiane, per essere portati nei campi di concentramento nazisti.
Le Stolpersteine dette anche “pietre d’inciampo” nascono da un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, nel 1990 a Colonia.
Sono formate da dei piccoli sampietrini in ottone lucido, di misura 10×10, con su scritto nome e cognome, la data di nascita, quella di morte (quando nota) e la data in cui la persona è stata trascinata via di casa per andare ai campi di sterminio senza farvi più ritorno. Le pietre sono poste generalmente davanti il portone di ingresso dell’abitazione dove risiedeva.
Non solo in Germania (la prima pietra fu installata a Colonia nel 1995) ma l’iniziativa si è estesa in tutta Europa.
In Italia le prime pietre d’inciampo sono state poste a Roma nel 2010 e le si trovano anche nelle città di: Bolzano, Genova, L’Aquila, Livorno, Milano, Reggio Emilia, Siena, Torino, Venezia, non mancano in altri centri di periferia.
In Europa ne sono state poste circa 70.000 in oltre 2.000 città in: Austria, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Lussemburgo Norvegia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ucraina e Ungheria.
Un momento di riflessione è opportuno quando capita di vedere le pietre di inciampo davanti ai portoni dei palazzi, per ricordare che da quel luogo, da quella casa, degli innocenti non vi hanno fatto più ritorno e da lì è cominciato il loro martirio.