La sindrome di Alzheimer è una progressiva ed irreversibile malattia neurodegenerativa, caratterizzata da un declinio sia cognitivo sia per quanto riguarda le abilità funzionali, con episodi di perdita di memoria e del linguaggio, nonché sintomi neuropsichiatrici.
Un regime alimentare corretto potrebbe apportare beneficio e rallentare la malattia. In occidente si è abituati ormai a mangiare troppi cibi ricchi di grassi e molto salati e proprio in occidente l’Alzheimer è molto diffuso e in futuro sarà in aumento.
Anche se la causa dell’Alzheimer non è ancora ben nota, si manifesta a livello biochimico come un accumulo di depositi di peptide beta-amiloide e la formazione di grovigli neurofibrillari di proteina tau nel cervello. Gli esperti dicono che non ci sono ancora trattamenti che possono arrestare la malattia e le terapie farmacologiche esistenti spesso possono avere effetti avversi che potrebbero far sentire peggio chi ne soffre.
Alcuni studi sugli animali però hanno evidenziato che c’è una relazione tra il cibo e lo sviluppo dell’Alzheimer.
Un gruppo di ricerca americano aveva già pubblicato su Nature Neuroscience una ricerca nella quale si dimostrava che una dieta ricca di sale provoca demenza nei topi.
Anche se questi studi devono ancora essere confermati sull’uomo, i ricercatori nel frattempo consigliano di limitare il consumo di sale e cibo spazzatura, ossia gli alimenti che sono ultra processati.
A tavola è necessario prediligere frutta e verdura, con pochi grassi e carboidrati. Insaporire le pietanze con il sale è superfluo. Sono da preferire gli odori, come timo, rosmarino, aglio, cipolla, prezzemolo.
Non ce ne rendiamo conto ma se provassimo ad eliminare il sale dalle nostre abitudini alimentari ci accorgeremo subito che mangiando cibi confezionati (prodotti già cucinati tipo, risotti, sughi, insalate di cereali) o scatolame (legumi, tonno) la quantità di sale presente è altissima.
Se ne aggiungiamo ancora sarebbe superfluo e dannoso per la nostra salute.
Questo studio dimostra che una dieta troppo saporita può alterare i vasi cerebrali e innescare un terribile “circolo vizioso”. I risultati delle ricerche rimarcano che un’alimentazione ricca di grassi insaturi e sale può mettere in serio pericolo il nostro cervello.