I biocarburanti si dividono in oleosi ed alcoli rispettivamente chiamati Biodiesel, e Bioetanolo, e sono in grado di sostituire la benzina e il diesel.
I biocarburanti sono carburanti che, a differenza di quelli tradizionali che derivano dai combustibili fossili, sono prodotti a partire dalle biomasse e da oli vegetali, primari o di scarto o post consumo, e quindi da materia prima biologica.
Questi carburanti hanno il vantaggio di provenire da materie prime rinnovabili, ma non per questo si possono definire sempre la soluzione migliore per l’ambiente.
I progressi in campo industriale hanno infatti fatto emergere alcuni limiti dei biocarburanti di prima generazione, ovvero quelli che provengono non da scarti, ma da prodotti agricoli o forestali primari.
A causa del loro costo di produzione, molto basso negli ultimi anni, si sta verificando una vera e propria rincorsa alla produzione di quello che oggi è il nuovo oro liquido: il biodiesel.
In Sudamerica si stanno creando enormi piantagioni per la produzione di biocarburanti derivanti da olio di palma, con il grosso problema dato dalla deforestazione di grandi aree di foresta pluviale.
In ogni parte del mondo si stanno destinando alla produzione di biocarburanti terreni che prima erano destinati alla produzione alimentare. Ciò sta causando un aumento dei prezzi di alimenti di prima necessità come: grano, zucchero e mais.
La risposta sono i biocarburanti di seconda generazione, ovvero quelli ottenuti da scarti, anche post-consumo, alimentari, agricoli, forestali. In questo caso i biocarburanti hanno un doppio beneficio per l’ambiente rappresentando uno strumento per la decarbonizzazione attraverso una mobilità più sostenibile e, al contempo, una soluzione “circolare”.
I vantaggi dei biocarburanti sono molti, a partire dalla biodegradabilità, poiché sono generalmente di origine vegetale e non contengono metalli pesanti.
Riduzione emissioni CO2: le emissioni di CO2 prodotte dalla combustione del carburante sono compensate dalla fotosintesi delle piante che andranno a produrre il biocarburante successivamente.
Meno inquinamento atmosferico: nei biocarburanti mancano totalmente le sostanze nocive derivanti dal petrolio come ad esempio il temuto PM10.
Salute e polveri sottili: i biocarburanti sono molto meno dannosi per la salute umana, in particolare, l’Health and Safety Institute ha calcolato una riduzione del 76% di una particella denominata soot responsabile di problemi respiratori e cancro ai polmoni.