Il bonus, previsto dal decreto Aiuti per contrastare il Caro Vita, coinvolgerà circa 31,5 milioni di persone
Ma non è automatico per tutti, dipende dalla tipologia di lavoro. C’è quindi chi deve farne richiesta.
Potranno ricevere il beneficio:
- I lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, percettori del reddito di cittadinanza e collaboratori domestici, lavoratori a tempo determinato, stagionali, intermittenti, iscritti al Fondo pensione, lavoratori dello spettacolo, lavoratori autonomi occasionali ex art. 2222 codice civile. Resta da attendere il decreto attuativo per i lavoratori autonomi e professionisti.
- i dipendenti che hanno beneficiato per almeno una mensilità del primo quadrimestre del 2022 dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali dovuti e pari allo 0,8 per cento prevista a favore dei lavoratori dipendenti dalla legge di bilancio 2022 (30 dicembre 2021, n. 234). Una misura in favore dei lavoratori con una retribuzione imponibile previdenziale, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non superiore a 2.692 euro al mese.
Chi riceverà il bonus in automatico saranno i dipendenti pubblici. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’INPS “nel rispetto della normativa europea e nazionale in materia di protezione dei dati personali” sono chiamati ad individuare gli aventi diritto.
I dipendenti privati, che si avvalgono del diritto di percepire il bonus, dovranno invece munirsi di autocertificazione in cui si dichiara che non si è titolari di un trattamento pensionistico o del reddito di cittadinanza (queste ultime sono condizioni che danno diritto al bonus, ma che può essere riconosciuto una sola volta).
I lavoratori che hanno più di un rapporto di lavoro, potranno richiedere il bonus una volta soltanto. Pertanto, il lavoratore, laddove titolare di più rapporti di lavoro, potrà chiedere il pagamento dell’indennità una tantum a un solo datore di lavoro. Anche in questo caso servirà dunque l’autocertificazione per dichiarare di non aver fatto richiesta ulteriore.
Non è stata fornita un’autodichiarazione ufficiale, è disponibile un facsimile con tutte le informazioni utili della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro.
Di seguito il testo del messaggio rilasciato dall’INPS:
Il decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, ha previsto, all’articolo 31, comma 1, che: “Ai lavoratori dipendenti di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, non titolari dei trattamenti di cui all’articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità, è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro nella retribuzione erogata nel mese di luglio 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 200 euro. Tale indennità è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”.