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DIRITTI DEI BAMBINI A SCUOLA

Lug 19, 2024

Come il programma UNICEF sta cambiando l’educazione

Il Programma “Scuole per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” per l’anno scolastico 2024/2025, è un percorso promosso dal Comitato Italiano per l’UNICEF in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM). 

Il programma mira a sostenere la promozione dell’educazione ai diritti a scuola, coinvolgendo studenti, famiglie, docenti e tutto il personale scolastico.

Vediamo in cosa consiste:

Le scuole partecipanti si impegnano a conoscere e far conoscere la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questo coinvolge studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e famiglie.

  • Le scuole si dedicano a realizzare i diritti delle persone di minore età in ogni aspetto dell’esperienza scolastica.
  • Si promuove la libera espressione, l’ascolto e la partecipazione attiva degli studenti.
  • Le scuole lavorano con la comunità per garantire l’educazione ai diritti.
  • Il Comitato Italiano per l’UNICEF offre supporto attraverso incontri di formazione, un manuale operativo, risorse e attività di riflessione sui diritti.

I diritti dell’infanzia

I principali diritti dell’infanzia sono definiti nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC). Alcuni di essi sono:

Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo: Ogni bambino ha il diritto di vivere, crescere e svilupparsi in modo sano e sicuro.

Diritto all’istruzione: Ogni bambino ha il diritto di accedere all’istruzione di base e di sviluppare appieno il proprio potenziale.

Diritto alla salute: Ogni bambino ha il diritto di ricevere cure mediche adeguate e di vivere in un ambiente salubre.

Diritto alla protezione: I bambini hanno il diritto di essere protetti da ogni forma di abuso, sfruttamento e violenza.

Diritto alla partecipazione: I bambini hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni e di essere ascoltati nelle decisioni che li riguardano.

Diritto all’identità: Ogni bambino ha il diritto di avere un nome, una nazionalità e di conoscere la propria famiglia.

Diritto alla non discriminazione: Nessun bambino dovrebbe essere discriminato a causa del suo genere, razza, religione o disabilità.

Per ulteriori approfondimenti sul programma si può consultare la circolare del Ministero dell’Istruzione.

Immagine di gpointstudio su Freepik