Come il programma UNICEF sta cambiando l’educazione
Il Programma “Scuole per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” per l’anno scolastico 2024/2025, è un percorso promosso dal Comitato Italiano per l’UNICEF in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).
Il programma mira a sostenere la promozione dell’educazione ai diritti a scuola, coinvolgendo studenti, famiglie, docenti e tutto il personale scolastico.
Vediamo in cosa consiste:
Le scuole partecipanti si impegnano a conoscere e far conoscere la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questo coinvolge studenti, insegnanti, dirigenti scolastici e famiglie.
- Le scuole si dedicano a realizzare i diritti delle persone di minore età in ogni aspetto dell’esperienza scolastica.
- Si promuove la libera espressione, l’ascolto e la partecipazione attiva degli studenti.
- Le scuole lavorano con la comunità per garantire l’educazione ai diritti.
- Il Comitato Italiano per l’UNICEF offre supporto attraverso incontri di formazione, un manuale operativo, risorse e attività di riflessione sui diritti.
I diritti dell’infanzia
I principali diritti dell’infanzia sono definiti nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC). Alcuni di essi sono:
Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo: Ogni bambino ha il diritto di vivere, crescere e svilupparsi in modo sano e sicuro.
Diritto all’istruzione: Ogni bambino ha il diritto di accedere all’istruzione di base e di sviluppare appieno il proprio potenziale.
Diritto alla salute: Ogni bambino ha il diritto di ricevere cure mediche adeguate e di vivere in un ambiente salubre.
Diritto alla protezione: I bambini hanno il diritto di essere protetti da ogni forma di abuso, sfruttamento e violenza.
Diritto alla partecipazione: I bambini hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni e di essere ascoltati nelle decisioni che li riguardano.
Diritto all’identità: Ogni bambino ha il diritto di avere un nome, una nazionalità e di conoscere la propria famiglia.
Diritto alla non discriminazione: Nessun bambino dovrebbe essere discriminato a causa del suo genere, razza, religione o disabilità.
Per ulteriori approfondimenti sul programma si può consultare la circolare del Ministero dell’Istruzione.