La protezione internazionale è garantita alle persone che, per sfuggire a persecuzioni, violenze, conflitti armati o trattamenti inumani e degradanti, abbandonano il proprio paese di cittadinanza o di dimora, cercando riparo altrove.
Nella storia dell’umanità, da sempre, si sono verificati episodi di esilio, richiesta di asilo e di rifugio; singole persone o interi popoli sono stati esiliati dai luoghi in cui dimoravano, o ne sono fuggiti, per timore di subire gravi danni o addirittura la morte o per poter liberamente esprimere le proprie idee.
La parola asilo deriva dalla parola greca “àsylon” che significa “senza cattura”; nell’antichità si identificava con il luogo presso cui la persona trovava riparo. Si trattava quindi di un luogo specifico, considerato inviolabile in quanto sacro.
In questo modo ne veniva evidenziato l’aspetto caritatevole derivante dal credo religioso mediante il quale si cercava di evitare che, ai soggetti rifugiatisi nel luogo sacro, venissero inflitte delle dure pene o dei trattamenti degradanti.
Quindi, l’asilo, che rappresenta un elemento di diritto, ha le proprie radici nella sfera religiosa dell’uomo.
Nell’antica Grecia vennero edificati santuari religiosi in cui non era possibile esercitare alcuna cattura o forma di persecuzione dei soggetti che vi si riparavano in quanto luoghi sacri.
In Europa, a partire dal Medioevo, chi intendeva sfuggire all’arresto e alla prigionia si rifugiava nelle chiese o nei monasteri.
Veniva considerato come un dovere morale l’ospitalità nei confronti dello straniero che non aveva legami con i propri parenti o con gente del proprio luogo di origine.
L’accoglienza e l’ospitalità che sono alla base dell’asilo sono elementi caratteristici delle tre grandi religioni monoteiste, per le quali aiutare lo straniero rappresenta un dovere morale ma anche uno strumento per guadagnare la salvezza.
Ma nell’età Moderna, con l’accrescersi dei poteri delle monarchie, il diritto di concedere asilo passa dalla sfera religiosa alla sfera politica.
E nel tempo, la natura dell’asilo, in origine legata al luogo, passa alla persona; non è più quindi rilevante la sacralità del luogo, ma il timore delle persecuzioni alla persona.