Gli studenti universitari fuori sede possono beneficiare della detrazione al 19% sui canoni di locazione.
Se i canoni non sono pagati dallo studente ma da un familiare che abbia lo studente fiscalmente a carico, la detrazione spetta al familiare nei limiti che vedremo più avanti.
La detrazione nel 730/2024, riferita al periodo d’imposta 2023, riguarda:
- contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge 431/98;
- atti di assegnazione in godimento o locazione stipulati dagli studenti con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari riconosciuti, enti senza fine di lucro e cooperative;
- contratti di ospitalità.
Per averne diritto è necessario possedere i seguenti requisiti:
- l’università (sia pubblica che privata) deve essere in un comune diverso e in una provincia diversa da quella di residenza dello studente e distante almeno 100 km.
- l’immobile locato deve essere nello stesso comune dove si trova l’università o in comuni limitrofi.
Le detrazioni non spettano a chi frequenta: master (corsi post laurea), corsi di specializzazione e dottorati di ricerca.
La detrazione al 19% ha dei limiti:
- non deve superare i 2.633 euro dei canoni pagati in ciascun periodo d’imposta, anche se i genitori abbiano a carico due figli all’università, titolari di due contratti diversi.
- non ha validità per: le spese condominiali o di riscaldamento comprese nel canone, il deposito cauzionale, costi di intermediazione.
Hanno diritto alla detrazione anche gli studenti iscritti a istituti tecnici superiori (ITS) e ai nuovi corsi istituiti presso Conservatori di Musica e Istituti musicali pareggiati.