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È CRISI IDRICA IN ITALIA

Lug 10, 2024

In Italia la siccità preoccupa, tanto che è stata registrata una perdita del 51,5% delle risorse idriche rinnovabili in un anno rispetto alla media storica dal 1950. A fotografare questa situazione è la Community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti (Teha).

L’Italia si colloca come quarto Paese dell’Unione europea per stress idrico, con un indice di 3,3 su 5. Peggio di noi solo Belgio (4,4), Grecia (4,3) e Spagna (3,9).

Le regioni particolarmente a rischio idrico sono: Puglia, Basilicata, Sicilia, Calabria, Campania, Umbria, Lazio, Marche, Toscana, Molise, Sardegna e Abruzzo. Gli esperti, riporta la Community Valore Acqua, stimano che entro il 2030 lo stress idrico si intensificherà ulteriormente in alcune regioni italiane, con un incremento dell’8,7% in Liguria, del 6,1% in Friuli-Venezia Giulia e del 5,7% nelle Marche.

Agricoltura e idroelettrico sono i settori maggiormente coinvolti, sia dalla siccità sia dal riscaldamento globale. La produzione alimentare e le attività agricole sono sotto pressione come ad esempio la produzione di miele e quella degli alberi da frutto come pere e ciliegie.

Se mancano le risorse idriche va in tilt anche il settore idroelettrico, fonte primaria in Italia di energia rinnovabile.

Sono necessarie delle Tecnologie innovative da parte di tutti gli attori coinvolti nonché una gestione più sostenibile dell’acqua per ottimizzare la raccolta e lo stoccaggio, risanando la rete idrica italiana che è, ormai, un colabrodo.

Immagine di pvproductions su Freepik