È da lodare l’impegno della Unione Europea in favore dei giovani, tant’è che qualche tempo fa sono stati intervistati circa 2000 agricoltori al di sotto dei 40 anni. Il sondaggio ha dimostrato che l’accesso alla terra da acquistare o affittare rappresenta una preoccupazione considerevole per i giovani agricoltori.
Ma, estendendo la platea a tutta l’Europa, emerge che solo l’11% di tutte le aziende agricole della UE è gestito da agricoltori al di sotto dei 40 anni – convincere un maggior numero di giovani ad avviare un’attività agricola rappresenta una sfida il cui risultato è incerto. Anche se, di fronte all’invecchiamento generale della popolazione, l’unione punta ad intensificare gli sforzi per incoraggiare i giovani ad attivarsi per mettere in piedi imprese in autogestione.
In particolar modo sostenere le future generazioni ad occuparsi di agricoltura significa non solo migliorare la competitività futura della stessa Europa, ma contribuisce anche a garantire l’approvvigionamento alimentare dei suoi cittadini. Tra l’altro le misure di sviluppo rurale sono sostenute anche dall’iniziativa “giovani agricoltori”.
Rientrano in ciò il sostegno disponibile tramite il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e le competenze della BEI. In totale, tale sostegno ammonterà a 1 miliardo di euro. Inoltre, i programmi di sviluppo rurale spesso prevedono misure supplementari per aiutare i giovani agricoltori ad avviare la loro attività. Nel giugno 2021, a seguito di intensi negoziati tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell’UE e la Commissione europea, è stato raggiunto un accordo sulla riforma della politica agricola comune (PAC).
Nell’ambito della nuova PAC, che inizierà il 1° gennaio 2013, saranno apportate modifiche all’attuale sistema di sostegno al reddito, con l’adozione di misure volte a garantire una distribuzione più equa del sostegno finanziario agli agricoltori e ai lavoratori in tutta l’UE. Fino al 2023 proseguiranno le attuali misure di sostegno al reddito, in linea con le disposizioni del regolamento transitorio della PAC.
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