I dati registrati sul sito ufficiale del governo riportano che le certificazioni verdi rilasciate tramite tampone negativo sono state 914mila nella giornata di lunedì 18 ottobre: un dato record (erano state 653mila nella giornata di venerdì 15 ottobre, prima giornata di green pass obbligatorio nei posti di lavoro). Vista la notevole affluenza, non sono mancate lunghe code davanti alle farmacie in tutto il nostro Paese.
I farmacisti costretti a fare fronte alla massiccia richiesta di test, hanno dimostrato in questi mesi, di essere il primo presidio sul territorio, anche informando e orientando i cittadini.
Tra privato e pubblico ci sono ancora alcuni milioni di lavoratori senza vaccino. E con l’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro, chi non ha optato per la vaccinazione ha solo due alternative per evitare la multa che va da 600 a 1.500 euro: esibire un documento che dimostri di aver superato l’infezione da Sars-CoV-2. In questo caso la durata della carta verde è di 6 mesi (estesa a 12 per chi ha fatto una dose di vaccino); oppure aver effettuato un tampone negativo. In questo caso la durata del green pass è di 48 ore per il test antigenico rapido e 72 per il molecolare.
Il che vuol dire che un lavoratore non vaccinato, dovrà fare due-tre tamponi a settimana per lavorare. Da più parti si teme possano verificarsi carenze in tempi brevi, se non aumenteranno i vaccinati. L’obiettivo resta sempre quello di spingere sulle vaccinazioni Anti Covid-19, sapendo che è l’unica strada sicura per sconfiggere questo Virus.