Domande al via dal 30 maggio 2023 per tutte quelle imprese guidate da donne che sviluppino la loro attività nei comuni montani. A patto però che i progetti siano ad alto contenuto tecnologico e innovativo.
Il Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie (DARA) della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato un avviso dal nome: “Imprese femminili innovative montane – IFIM”.
Si parla di 3,9 milioni di euro, questo è l’importo delle risorse finanziarie rese disponibili, a valere sul Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane.
Le spese ammesse all’agevolazione sono state rese pubbliche nell’avviso del 05.05.2023 e gli incentivi possono essere richiesti per l’acquisto di:
- impianti, macchinari e attrezzature tecnologici
- hardware e software
- brevetti e licenze
- certificazioni purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa e legate al programma d’investimento presentato
- consulenze specialistiche tecnologiche nella misura massima del 20% del totale delle spese di cui ai punti precedenti.
Il Programma d’investimento deve essere:
- mirato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
- finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca
Il Programma d’investimento:
- deve presentare spese non superiori a 100.000 euro
- deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda
- deve essere realizzato entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni
Le agevolazioni messe in campo a favore delle imprese femminili innovative montane, rientrano in un contributo a fondo perduto:
- per un importo non superiore al 70% delle spese ammissibili e
- per un importo massimo pari a 70.000,00 euro, ai sensi e nei limiti previsti dal Regolamento de minimis n.1407/2013.
Per verificare le caratteristiche e tutte le modalità per inviare le domande si rimanda al sito Invitalia