Le raccomandazioni dell’Europa.
Una delle raccomandazioni fatte dalla Commissione europea al nostro Paese riguarda l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Secondo le autorità europee, l’Italia deve: «rafforzare la capacità amministrativa di gestione dei fondi europei, accelerare gli investimenti e mantenere lo slancio nell’attuazione delle riforme»; deve «affrontare i ritardi per consentire una continua, rapida ed efficace implementazione del Pnrr, compreso il capitolo REPowerEU, assicurando il completamento delle riforme e degli investimenti entro agosto 2026».
Il programma REPowerEU è stato approvato dopo l’inizio della guerra in Ucraina per limitare la dipendenza degli Stati membri dell’Ue dai combustibili fossili russi. In parole semplici, la Commissione europea ha chiesto all’Italia di accelerare l’attuazione del Pnrr, che come vi abbiamo spiegato in molti numeri di questa newsletter sta accumulando ritardi.
Nell’ambito del Pnrr, l’Italia ha avviato importanti misure politiche che dovrebbero migliorare la competitività del Paese. Lo Stivale sta attuando riforme complete in diverse aree, tra cui la concorrenza, la giustizia, l’impiego pubblico, gli appalti, l’amministrazione fiscale, l’istruzione, il mercato del lavoro e la sanità. L’Italia ha inoltre effettuato investimenti significativi nell’energia, nella digitalizzazione, nella ricerca e innovazione, nella mobilità sostenibile e nell’inclusione sociale L’attuazione del Pnrr è in corso, ma il completamento tempestivo richiederà sforzi aggiuntivi.
Nello specifico, secondo i calcoli della Commissione europea, il nostro Paese ha ricevuto fino a oggi 41,54 miliardi di euro in sovvenzioni a fondo perduto, che non andranno restituite, e 60,94 miliardi di euro in prestiti, che invece andranno restituiti, ma nei prossimi trent’anni. Le sovvenzioni ricevute finora equivalgono al 44,6 per cento di tutte quelle finanziate dal piano, mentre i prestiti ricevuti al 36,7 per cento. Come riassume una tabella contenuta nella relazione della Commissione europea, l’attuazione del Pnrr ha aiutato l’Italia a fare progressi nel rispettare una serie di raccomandazioni fatte negli ultimi anni dall’Ue ai governi italiani.
Ma, Pnrr a parte, resta ancora molto lavoro da fare.