Varietà
Esistono principalmente due varietà di prezzemolo: il prezzemolo riccio e il prezzemolo liscio (o comune). Il prezzemolo riccio ha foglie molto arricciate e viene spesso usato per decorare i piatti, mentre il prezzemolo liscio ha foglie piatte e viene preferito per il suo aroma più intenso. Ci sono anche altre varietà, come il prezzemolo gigante d’Italia, noto per le sue foglie grandi e il suo sapore marcato, e il prezzemolo da radice, usato anche per la sua radice che si può cucinare.
Quando si trova al supermercato?
Il prezzemolo è disponibile sul mercato tutto l’anno. Tuttavia, la sua stagionalità di crescita, ovvero il periodo migliore per la semina e il raccolto, varia leggermente a seconda del clima: in generale, la semina si effettua in primavera e la raccolta può avvenire da aprile fino all’autunno inoltrato, ma nelle zone a clima mite si può seminare anche in autunno per un raccolto invernale.
In cucina
Il prezzemolo è un’erba aromatica molto versatile in cucina, usata sia per insaporire che per decorare i piatti. Si può usare sia fresco che secco, ma per preservare il suo aroma, è consigliabile aggiungerlo a fine cottura. Il prezzemolo fresco, tritato finemente, è perfetto per insalate, piatti di pesce, carne, verdure, pasta e zuppe. I gambi, spesso scartati, possono essere utilizzati per preparare brodi e soffritti.
Dove cresce?
Il prezzemolo è una pianta che cresce bene in diverse zone, sia spontaneamente che coltivata. Originaria delle regioni mediterranee, si adatta a vari climi temperati e cresce spontaneamente nei boschi e prati.
Che gusto ha?
Il prezzemolo ha un sapore fresco, leggermente piccante e aromatico.
Quali sono le sue proprietà nutritive?
Le proprietà del prezzemolo sono numerose: è ricco di vitamina A, C, K, acido folico ed è anche un’importante fonte di ferro, calcio e potassio. A livello di valori nutrizionali, 100g di prezzemolo apportano solo 36 calorie
Curiosità
Il prezzemolo è l’erba aromatica più popolare e antica al mondo. I Greci lo associavano alla loro mitologia e all’eroe greco Archemonus, utilizzandolo per decorare il capo durante i banchetti, convinti che il suo profumo conferisse una nota d’allegria e stimolasse l’appetito. Omero narra che gli Achei lo davano in pasto ai cavalli da corsa per dar loro la giusta energia per vincere. I Romani, invece, lo usavano per decorare le tombe dei congiunti e per scopi medici, mentre gli Etruschi come pianta magica nei riti propiziatori.
Per saperne ancora di più
Solo nel Medioevo il prezzemolo perse l’accezione simbolica e mitica diventando un alimento d’uso abituale in cucina: da qui il detto “essere come il prezzemolo” per indicare qualcosa di onnipresente.
Immagine di KamranAydinov su Freepik

